Lo scrittore è pomposo, quasi barocco nel modo in cui scrive e si esprime. La sua prosa ricorda quella de I promessi sposi di Manzoni: peccato che non siamo più nel 1825, ma nel nuovo millennio. Non so se Riccarelli lo abbia fatto di proposito, ma il suo tentativo di scrivere un mattone ottocentesco al pari di Dumas, Tolstoj, Hugo o De Roberto è fallito miseramente. La trama non ha consistenza e, molto spesso, risulta irrealistica: l’autore è ossessionato da questo “dolore perfetto” che appesantisce la storia e si ripete in modo assurdo, in questa famiglia, nell’arco di cento anni. Non è umanamente e realisticamente possibile che tutti i personaggi, nel corso delle generazioni, muoiano uccisi dalla mano di qualcun altro o dalla malattia. Le vicende sono raccontate velocemente, saltando in maniera confusionaria da una all’altra risultando superficiali. Non mi ha colpito niente: l’ambientazione rimane sospesa nella campagna toscana, senza dare un riferimento geografico che, in questo specifico caso, sarebbe servito ad alleviare la mancanza di solidità delle vicende narrate; anche il periodo storico è solo accennato in qualche punto. Non si può pretendere di scrivere un romanzo storico usando solamente l’espressione “duce di Roma” per parlare di eventi storici importanti come il fascismo e la Seconda Guerra Mondiale. Non è quindi definibile tale. I personaggi sono piatti: non hanno una caratterizzazione specifica. I nove figli di Ettore e Rina sembrano tutti uguali: non hanno peculiarità fisiche e psicologiche che permettano loro di distinguersi gli uni dagli altri. Alcuni addirittura non hanno un nome, un’identità, come il Maestro o la Vedova Bartoli. Mancano di personalità, sono noiosi e vuoti. A mio parere sono anche troppi: la metà di loro è totalmente inutile ai fini della trama, per cui potevano essere del tutto omessi. Facevano presenza solo per allungare il brodo. Mi ha annoiato tantissimo e ho fatto fatica a leggerlo.
Il dolore perfetto
Alla fine dell'Ottocento un uomo parte da una città del Sud, una Sapri ancora fresca delle utopie e delle ferite del Risorgimento, per raggiungere Colle, un paesino toscano. È il Maestro, giovane anarchico che, in questo luogo insieme reale e fiabesco, decide di unire la propria vita a quella della vedova Bartoli. Dal loro amore nascono Ideale, Mikhail, Libertà e Cafiero: figli dai nomi carichi di speranza che dal padre, costretto all'esilio, erediteranno i sogni e la fede nell'utopia. A Colle vivono anche i Bertorelli, ricchi commercianti di maiali che da generazioni si chiamano come gli eroi omerici: Ulisse, Achille, Euridice, Elena. Due famiglie che si uniscono quando la dolce e saggia Annina si innamora di Cafiero... Dagli ultimi anni dell'Ottocento alla fine del secondo conflitto mondiale, le vite dei protagonisti, i loro amori, le nascite, i sogni, i tradimenti e le riconciliazioni si intrecciano alle trasformazioni imposte dal progresso, dalle guerre, dalle lotte sociali. Un romanzo - premiato con lo Strega - che ha il profumo dei racconti ascoltati attorno al fuoco nelle sere d'inverno, il profumo di un tempo che fu e di cui noi siamo i figli.
-
Autore:
-
Editore:
-
Formato:
-
Testo in italiano
-
Cloud:
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
giuliaants 31 agosto 2024Dolore perfetto, libro imperfetto
-
Soraya Puglisi 18 maggio 2016
In questo libro c'è la storia di 2 famiglie antitetiche (commercianti di maiali dai nomi omerici da un lato e sognatori dai nomi utopistici dall'altro) che si intrecciano quando Annina e Cafiero si innamorano. Ma c'è dentro anche la storia italiana di mezzo secolo doloroso, che passa dai campi dell'Ottocento alle guerre del Novecento e scopre il velo sulle purghe di un fascismo che ti mette dentro rabbia. C'è la storia dell'attesa di un'epoca migliore, ma nel frattempo c'è l'attesa della donna innamorata del medico dei balocchi e quella di chi aspetta che Sole torni dall'Oriente. Ci sono storie di personaggi in bilico tra verosimile e fiabesco, in una realtà magica dai contorni ora reali, ora indefiniti
-
GIOVANNA BIANCO 21 gennaio 2011
Possibile che di un libro colpisca una sola frase?A me è successo:.."pensò non potesse esistere nulla di più forte di quello che stava provando.Si dovette ricredere la mattina in cui capì che il loro amore avrebbe generato presto un figlio,perchè questo s'era già sistemato dentro di lei COME UN CUORE DENTRO UN CUORE."Ed è una frase che si riferisce alla mia esperienza di madre.Il libro non mi è piaciuto,mi sono sembrati inverosimili i comportamenti descritti,le dinamiche familiari,addirittura la scelta dei nomi, quasi ridicola.Al dilà dell'argomento che fa parte della nostra storia e può essere d'interesse o meno, è proprio l'esposizione e la caratterizzazione dei personaggi che mi è risultata spiacevole.Un libro da non leggere.
Formato:
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Cloud:
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows