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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
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Con leggerezza e ironia, Isabel Allende rievoca momenti del passato e indugia sul presente per raccontarci le ragioni di un femminismo, esito naturale del suo vissuto e della sua limpida consapevolezza di genere.
«Dall'infanzia trascorsa in un oppressivo sistema patriarcale alla formulazione di una filosofia femminista. La scrittrice racconta il superamento della ribellione per un atteggiamento emancipato, giusto e inclusivo» - La Stampa - TuttoLibri
«Il libro in cui, con leggerezza e ironia, Isabel Allende rievoca momenti del passato e indugia sul presente per raccontarci le ragioni del suo femminilismo» - La Gazzetta del Mezzogiorno
«L’infanzia infelice in Cile. Gli inizi da giornalista. I tre mariti, l’ultimo sposato l’anno scorso dopo un corteggiamento via email durato 5 mesi. In un memoir appena uscito la scrittrice Isabel Allende ripercorre la sua affascinante vita e ricorda le donne che l’hanno ispirata. A partire dalla madre Panchita» - Donna Moderna
Non esagero quando dico che sono femminista dai tempi dell’asilo
Isabel parte dalle origini, dai dati biografici di un'infanzia e di un'adolescenza passate nella cornice di una rigida struttura patriarcale. L'istinto di ribellione in lei è una sorta di reazione naturale a questa esistenziale forma di discriminazione che genera l'attitudine filosofica che l'ha portata negli anni a schierarsi sempre con i deboli, con gli emarginati e con tutte le donne, vittime di una mancata emancipazione. Isabel ci racconta le tappe del suo cammino, la consapevolezza dell'importanza dell'indipendenza economica, le relazioni tra sessi, la sua biografia sentimentale e professionale. E poi la terza età, ciò che ha significato per lei, donna pienamente liberata e convinta che i modelli imposti portino a una forma di pregiudizio contro la vecchiaia non dissimile dagli atteggiamenti sessisti e razzisti.
La scrittura della Allende è delicata e potente allo stesso tempo, scorrevole, ironica, arguta. Amo molto questa autrice, soprattutto per la saggia semplicità con cui riesce a comunicare e a trasmettere messaggi e temi rilevanti e, spesso, gravosi. Isabel non delude mai, i suoi libri sono un balsamo per l’anima e per la mente.
Una bellissima chiacchierata durante la quale Isabel racconta sé stessa e con grande trasporto ci ricorda l’importanza, le potenzialità e l’urgenza di essere femministe oggi.
“Chiacchierata informale” come la stessa Allende chiama queste sue riflessioni sulla sua vita, da sempre impostata sul voler essere autonoma e libera nelle proprie scelte, cosa certo molto più difficile di quanto non sia oggi, per lo meno nei paesi occidentali. Scritto durante il lockdown, la Allende spiega, una volta di più, cosa intende con femminismo, pensiero non contro gli uomini ma al contrario che tende all’inclusività e al rispetto di tutti, ovunque e senza giudizi. La parte in cui parla dì come l’avanzare dell’età stia modificando il suo corpo è di rara onestà, ma è la cifra a cui la Allende ci ha abituato.
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