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Anno edizione: 2022
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Alice ha scritto due romanzi di enorme successo, ma per trovare compagnia deve andare su Tinder. Eileen lavora per una rivista letteraria, però non ci paga l'affitto. Simon ama da sempre la stessa donna, ma da sempre ne frequenta altre. Felix passa in birreria il tempo libero dal lavoro di magazziniere, ma la sua è una fuga. Alice, Eileen, Simon e Felix si parlano, si fraintendono, si deludono e si amano e, mentre attraversano il cerchio di fuoco dei trent'anni, si chiedono se esista davvero, al di là, ancora, un mondo bello in cui sperare.
«"Dove sei, mondo bello" è il miglior romanzo di Rooney, fino ad ora» – The New York Times
«Incalzante. Il dialogo non perde un colpo e la prosa incendia la pagina» – Anne Enright, The Guardian
«Mi ha sempre affascinato la conversazione come aspetto essenziale delle nostre relazioni. Nei legami affettivi, nelle storie d'amore, gran parte del tempo consiste nel parlare.» – Sally Rooney, intervista a Robinson - la Repubblica
«"Dove sei, mondo bello" non si basa tanto sul dipanarsi della trama ma cattura un’istantanea – fredda e vibrante – di una generazione perduta, che cerca di andare avanti giorno per giorno senza fare troppi piani a lungo termine.» – Maremosso
In un bar di un paesino irlandese sulle coste dell'Atlantico una giovane donna aspetta un uomo che ancora non conosce. Lei si chiama Alice e di mestiere scrive romanzi. «E ci fai dei soldi, giusto?» le chiede lui, il suo Tinder date, poco piú tardi. Si chiama Felix e con la letteratura non ha niente a che fare; per vivere sposta merci in un magazzino gelido. Il loro primo incontro è un completo flop, eppure Alice, reduce da un crollo psicologico, lo invita ad accompagnarla nel suo prossimo tour promozionale a Roma. Dei soldi Felix non dovrà preoccuparsi, ci penserà lei, con i proventi di un lavoro che giudica «moralmente e politicamente inutile», il solo che voglia fare. Frattanto a Dublino la sua amica Eileen, come lei ventinovenne, per pochi spiccioli sistema la punteggiatura di articoli non suoi per una rivista letteraria su cui un tempo ha pubblicato un unico pezzo degno di nota, e per il resto scorre le pagine social dell'uomo che l'ha lasciata e cerca di rimettere insieme i cocci di ambizioni e speranze dimezzate mentre, ai margini del suo scontento, Simon, un consulente politico bellissimo e cristianamente promiscuo, chiede di essere guardato. Con Alice Eileen condivide la sensazione che «ci troviamo nell'ultima stanza illuminata prima delle tenebre, testimoni di qualcosa». Le vivide mail che le due donne si scambiano affrontano i temi della contemporaneità minacciata, dal contrasto fra la società dei consumi e la miseria della moltitudine al crollo della civiltà nella tarda Età del bronzo, dalla perdita del senso del bello con l'avvento della plastica agli effetti corrosivi della fama sulla cultura. Ma, mescolato all'armamentario pubblico dell'impianto intellettuale millennial, si fa strada proditoriamente, quasi felicemente, l'urgenza del privato desiderio. «Ecco che nel bel mezzo di tutto, con il mondo messo com'è, l'umanità sull'orlo dell'estinzione, io mi ritrovo qui a scriverti un'altra mail a proposito di sesso e amicizia. C'è altro per cui valga la pena vivere?» domanda Alice. Ci sono i corpi, in questa dimensione, ci sono il dissacrante, anti-cliché Felix, e l'accogliente, inarrivabile Simon, c'è perfino l'illusione di una comunione vivifica che sappia sciogliere i solipsismi. «E di cosa parlano, i tuoi libri?» vuole sapere Felix da Alice al loro primo incontro. «Oh, non so, disse lei. Delle persone».
Ormai terzo romanzo che mi ostino a leggere di Sally Rooney . Personalmente non riesco mai a capire tutto lo scalpore che esercita. Dopo “parlarne tra amici” e “persone normali” ho voluto dare una terza chance all’autrice incuriosita dalla recensioni strepitose. No . Per me tutta questa grandezza non c’è . Anche se breve ho davvero faticato a portarlo avanti
Scrittura fluente, ricca e corretta. I personaggi non mi hanno suscitato emozioni, sono arrivata alla fine con molta fatica. Alcuni dialoghi sulla società moderna, verissimi, ma emozioni zero
Avevamo forse aspettative un po’ troppo alte sul nuovo romanzo della Rooney. Per me è un grande no: ho trovato la narrazione noiosa, la trama scontata. Nessuna empatia con i personaggi. Questo libro non ha niente a che vedere con i precedenti romanzi della scrittrice. Persone normali rimane a mio avviso impareggiabile.
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