Quale migliore occasione del Giubileo 2025 per leggere questo saggio che ripercorre, attraverso fonti letterarie e documentali, le vicende che hanno portato alla istituzione del primo Anno Santo nel 1300. L’autrice mette al centro due papi celebri per la loro contrapposizione: Celestino V (quello del “gran rifiuto”) e Bonifacio VIII (quello dello “schiaffo di Anagni”) e tutta la congerie di cardinali e accoliti delle rispettive fazioni, in un tira e molla che ben poco riguardava la spiritualità e la purificazione delle anime. Nel libro leggiamo di come si “inventò” il purgatorio per concedere ai mortali peccatori una possibile alternativa alle pene dell’Inferno, essendo il Paradiso irraggiungibile; di come la fede venne alimentata attraverso le indulgenze, a patto che si combattesse per la Chiesa o si compissero pellegrinaggi mossi da un sentito pentimento; di come, infine, il potere spirituale si intrecciasse profondamente con quello temporale e quali strategie tale rapporto abbia comportato. Insomma, sembrerebbe quasi di leggere cronaca dei tempi moderni eppure sono passati “appena” 700 anni…
Due papi per un giubileo. Celestino V, Bonifacio VIII e il primo Anno Santo
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Una narrazione vivacissima, un prezioso viatico per comprendere il Giubileo del 2025.
«Il 1300 era già un anno speciale, che chiudeva il secolo; papa Bonifacio VIII lo rese specialissimo facendolo diventare l'Anno Santo. Accordò l'indulgenza plenaria, cioè il perdono di tutte le pene ancora da scontare per i peccati commessi a coloro che, assolte le colpe mediante la confessione, avessero visitato lungo tutto quell'anno le basiliche degli apostoli Pietro e Paolo...» Che cosa spinse una moltitudine di pellegrini a mettersi in cammino, sfidando pericoli e dure prove fisiche, per riversarsi in San Pietro nel 1300? A quella data, profondi mutamenti della società sia economici sia politici (l'emergere dei Comuni, la nuova figura del cittadino) avevano ormai investito anche la sfera religiosa. Se nei secoli precedenti il giudizio universale era sentito come un grande evento collettivo della fine dei tempi, ora la geografia dell'aldilà doveva rispondere alle esigenze degli individui, preoccupati più per la propria salvezza che per quella di tutti. Ecco allora la nascita del purgatorio, per il peccatore una consolante alternativa fra i tormenti eterni dell'inferno e il miraggio irraggiungibile del paradiso; ecco l'evolvere delle pratiche penitenziali, e il pellegrinaggio come strategia per «lucrare» indulgenze, ovvero sconti di pena. Interrogando testi e immagini, Chiara Frugoni racconta le origini e il contesto politico del primo Giubileo vero e proprio, dalla complessa vicenda dell'eremita Pietro da Morrone, quel Celestino V, oscillante tra ambizione e ascetismo, che pochi mesi dopo l'elezione al soglio pontificio abdicò, alla Roma turbolenta del successore Bonifacio VIII, tra famiglie rivali, cardinali e re. Una narrazione vivacissima, un prezioso viatico per comprendere il Giubileo del 2025.
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Anno edizione:2024
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ormos 23 maggio 2025
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