(Gronov 1851 - Praga 1930) scrittore ceco. Massimo esponente di quella narrativa a sfondo storico, direttamente influenzata dall’esempio di Walter Scott, che fiorì in Boemia nella seconda metà dell’Ottocento, attinse alla monumentale Storia di Palacký la materia per i suoi vasti, minuziosi affreschi rievocativi, di solido realismo. Interpretò la storia boema come un’unica trama di lotte contro la sopraffazione, fornendo argomenti alle aspirazioni d’indipendenza della coscienza popolare: La famiglia Skalák (1875), Le rocce (1887), F.L. Vek (1888-1906), Oscurità (1915) e i romanzi del ciclo hussita: Tra le correnti (1891), Contro tutti (1894), La confraternita (1908).