Nato da una famiglia ebrea, Andreas Latzko è considerato un pacifista, nonostante la partecipazione a varie battaglie.
Si forma a Budapest e si propone come volontario nell'esercito regio austro-ungarico. In seguito si reca a Berlino dove studia chimica e filosofia. La sua prima opera letteraria, una commedia in una atto, appare in lingua tedesca.
Come giornalista si reca in Egitto, India, Ceylon e Java.
Con l'inizio della prima guerra mondiale torna in Egitto come ufficiale dell'esercito Wehrmacht di Austria-Ungheria.
Mandato al fronte sul fiume Isonzo si ammala di malaria; da quest'esperienza nasce Uomini in guerra, libro censurato in tutti gli Stati coinvolti nella guerra. Nel 1918 viene espulso e si trasferisce a Salisburgo. Qui lavora come giornalista. Nel 1929 viene pubblicato il romanzo Seven Days. Nel 1931. Nel 1933 i suoi libri vengono bruciati dai nazisti dai quali fugge, per rifugiarsi a New York.