(Königsberg 1700 - Lipsia 1766) letterato tedesco. Seguì l’estetica dell’illuminismo e, influenzato da Wolff e Boileau, propugnò una poesia che unisse alla verosimiglianza e alla chiarezza un intento di elevazione morale (Saggio di una poetica critica, Versuch einer Kritischen Dichtkunst vor die Deutschen, 1730), giungendo così a rifiutare le opere di Shakespeare, Milton e Klopstock. Scrisse tragedie, tra cui Catone morente (Sterbender Cato, 1732), fredda opera d’imitazione. Figura dominante del suo tempo, ammirato per lo stile semplice e lindo, venne poi attaccato in nome della libertà creativa.