(1040-1123) mistico e poeta tibetano. Secondo la Vita scritta dal suo discepolo Rechus (sec. XII), nacque da un’agiata famiglia contadina; a sette anni, rimasto orfano del padre, fu spogliato dei beni dagli zii. Appresa la dottrina buddhista da Marpa, si ritirò in meditazione nelle grotte dell’Himalaya, dove condusse vita ascetica. Morì lasciandosi volontariamente avvelenare da un lama geloso della sua celebrità. I suoi Centomila canti, raccolta di una sessantina di poesie religiose, sono popolarissimi nel Tibet, dove la sua iconografia è molto diffusa e gli episodi della sua vita vengono rappresentati in misteri drammatici.