Federico Taddia è giornalista, autore e conduttore radiofonico e televisivo. Conduce Nautilus su RaiScuola e L'altra Europa su Radio24. Scrive regolarmente per «La Stampa», collabora ai testi di Fiorello e fa parte della squadra autoriale di Giovanni Floris. Inizia a scrivere nel 1994 per «Topolino», e conduce per sette anni il programma per bambini Pappappero, su Radio24. Ha scritto programmi per Rai, Mediaset, Sky, MTV, Disney Channel, Nickelodeon e DeA Kids. Ha scritto anche molti libri, tra i quali ricordiamo Iacopopò. Il genio della cacca (Editoriale Scienza, 2004), Mamma, posso farmi il piercing? (scritto con Federica Pellegrini, Fabbri, 2007), Perché siamo parenti delle galline? E tante altre domande sull'evoluzione (scritto con Telmo Pievani, Editoriale Scienza, 2010), Perché le stelle non ci cadono in testa? E tante altre domande sull'astronomia (scritto con Margherita Hack, Editoriale Scienza, 2010), Fuori luogo. Inventarsi italiani nel mondo (scritto con Claudia Ceroni, Feltrinelli, 2010), Perché i vulcani si svegliano? E tante altre domande sulla geologia (scritto con Mario Tozzi, Editoriale Scienza, 2011), Nove vite come i gatti. I miei primi novant'anni laici e ribelli (scritto con Margherita Hack, Rizzoli, 2012), Perché diamo i numeri? E tante altre domande sulla matematica (scritto con Bruno D'Amore, Editoriale Scienza, 2012), Perché il touchscreen non soffre il solletico? (scritto con Valerio Rossi Albertini, Editoriale Scienza, 2014) e Il maschio è inutile. Un saggio quasi filosofico (scritto con Telmo Pievani, Rizzoli, 2014). Per il suo lavoro ha ricevuto numerosi importanti riconoscimenti, tra cui il Premio "Alberto Manzi" per la Comunicazione educativa con il programma Pappappero (2004); il Premio "Forte dei Marmi" per la satira politica (2011); il Premio Nazionale di Letteratura per ragazzi "Città di Bella" nella sezione divulgazione (2012); il Premio "Lerici Scienza" per la divulgazione scientifica per i suoi libri editi dalla Collana Editoriale Scienza (2012) e il Premio "Andersen" nel 2013.