(Milano 1842 - Roma 1898) uomo politico e scrittore italiano. Garibaldino nel 1860 e nel 1866, deputato (dal 1873) dell’estrema sinistra, fautore del socialismo umanitario, fu una figura di rilievo nella vita politica italiana del suo tempo e avversò tanto il trasformismo di Depretis quanto i governi di Crispi. Giornalista aspramente polemico, sostenne violente dispute con numerosi avversari politici e morì in duello. Scrisse poesie (Il libro dei versi, 1898) e drammi (I pezzenti, 1871; Alcibiade, 1874; I Messeni, 1877), di contenuti e toni tardoromantici.