(Lisbona 1463 ca - dopo il 1523) letterato, medico e filosofo ebreo portoghese. Nel 1492, in seguito all’espulsione degli ebrei dalla Spagna (dove la sua famiglia si era trasferita), emigrò in Italia, e visse a Genova, Firenze, Venezia, Roma e infine a Napoli, dove insegnò medicina e astrologia all’università. Scrisse un trattato, De coeli harmonia, perduto, e alcune poesie in ebraico. In italiano compose, o forse tradusse da una prima stesura ebraica, I dialoghi d’amore (1535), che ebbero enorme influenza sulla trattatistica rinascimentale dell’amor platonico, sulla poesia di Michelangelo e sul pensiero di G. Bruno e B. Spinoza. Motivo centrale è quello dell’amore come forza che riempie l’universo e unisce il mondo a Dio in un vincolo che nell’uomo si esprime come «amore intellettuale di Dio».