(Fiorano Modenese 1891 - Roma 1984) giornalista e scrittore italiano. Ufficiale degli alpini durante la prima guerra mondiale, scrisse su quell’esperienza un fortunato libro di memorie (Le scarpe al sole, 1921). Congedato, intraprese la carriera giornalistica e fu redattore del «Resto del Carlino», del «Corriere della sera», della «Stampa». Scrittore elegante, educato alla scuola della prosa d’arte, portò nell’esercizio professionale il gusto della parola «scelta», e in una sorta di repertorio-pamphlet più volte ristampato (Barbaro dominio, 1921) difese la «purezza» della lingua contro barbarismi e forestierismi. Al tema della guerra dedicò altre opere di narrativa: Sessanta donne (1947), Morte del diplomatico (1952), Nessuna nuvola in cielo (1957). Interessanti, per la lucidità dell’analisi e la scioltezza dell’esposizione, alcuni libri di politica, fra cui Roma 1943 (1945) e Mussolini piccolo borghese (1950).