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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2023
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Un romanzo molto raffinato e lento che ci riporta nella New York di fine ottocento, una comunità chiusa e bigotta governata da un ottuso moralismo. Qui conosciamo Newland Archer, brillante giovane avvocato e l’anticonformista contessa Ellen Olenska, una ventata di aria fresca che stravolge la noiosa vita di molte persone. Newland Archer si innamora della contessa, ricambiato, ma incapace di liberarsi dal vecchio sistema costruito e moralista rinuncia a questo amore, serbando nel suo cuore sempre il ricordo lontano di quello che poteva essere ma che non è stato. Ho trovato il finale molto malinconico ma perfetto per lo stile del romanzo. L’immagine finale di un vecchio Newland seduto su una panchina a Parigi, incapace di muoversi ma che in seguito decide di alzarsi e andare via per continuare a vivere nei ricordi.
Diversamente di tanti altri romanzi storici, il libro di Wharton ha due protagonisti principali: Newlan, uomo giovane e molto consolidato nellasocietà dove vive, e l'approfondita e precisa descrizione ambientale della New York per bene di fine secolo XIX. Newland Archer è un avvocato della buona società di New York, fidanzato con May Welland. La sua vita scorre nei più tranquilli e tradizionali schemi borghesi dell'epoca, fino al giorno del ritorno a New York della contessa Ellen Olenska, cugina di May. Ellen, reduce da un triste matrimonio in Europa, torna a New York per ritrovare se stessa e l'amore della sua gente, ma scopre ben presto che i pregiudizi su di lei non la faranno mai sentire veramente a casa perché, per la società newyorkese dell'epoca, lei è una donna compromessa che dovrebbe sottrarsi alla vita sociale. Ma Ellen non ha alcuna intenzione di vivere segregata per una colpa che non ha e decide di voler chiedere il divorzio dal marito, il conte Olenski. Per evitare questo, la famiglia chiede a Newland di intervenire per dissuadere la contessa dal suo intento. Newland comincia così a frequentare Ellen e ne subisce il fascino, finendo con l'innamorarsene. Lei gli farà capire la falsità dell'ambiente in cui ha sempre vissuto e dei valori ipocriti che ne sono alla base. Ma il loro amore non riuscirà ad emergere e trionfare contro l'opprimente meccanismo delle cose prestabilite e formalizzate, a cui i protagonisti non riusciranno a sottrarsi, incapaci di ribellarsi e rischiare tutto per seguire il loro istinto emotivo. Il libro di Edith Wharton, datato 1920, non è solo la descrizione di un amore infelice, ma è anche o soprattutto una fotografia della società americana dell'epoca, scattata con classe dall'autrice che, con dovizia di particolari e un linguaggio elegante, raffinato e condito con efficace sarcasmo, riesce a rappresentare l'ipocrisia delle convenzioni sociali di quel periodo. Il vecchio sistema di New York è, come descrive l'autrice, "il sistema della gente che teme gli scandali più delle malattie, che pone il rispetto delle forme più in alto del coraggio", dove ciò che realmente si prova non deve essere fatto, né detto, né addirittura pensato, per non alterare quel fragile equilibrio fittizio in cui ogni membro della società vive. Un libro che rappresenta una critica ad un mondo dove l'innocenza dell'amore e dei sentimenti più puri e passionali sono considerati scandalosi episodi da isolare, mentre il conformismo soffocante fatto di ipocrisia e banalità rappresenta l'unica strada rispettabile da percorrere.
Diversamente di tanti altri romanzi storici, il libro di Wharton ha due protagonisti principali: Newlan, uomo giovane e molto consolidato nellasocietà dove vive, e l'approfondita e precisa descrizione ambientale della New York per bene di fine secolo XIX. Newland Archer è un avvocato della buona società di New York, fidanzato con May Welland. La sua vita scorre nei più tranquilli e tradizionali schemi borghesi dell'epoca, fino al giorno del ritorno a New York della contessa Ellen Olenska, cugina di May. Ellen, reduce da un triste matrimonio in Europa, torna a New York per ritrovare se stessa e l'amore della sua gente, ma scopre ben presto che i pregiudizi su di lei non la faranno mai sentire veramente a casa perché, per la società newyorkese dell'epoca, lei è una donna compromessa che dovrebbe sottrarsi alla vita sociale. Ma Ellen non ha alcuna intenzione di vivere segregata per una colpa che non ha e decide di voler chiedere il divorzio dal marito, il conte Olenski. Per evitare questo, la famiglia chiede a Newland di intervenire per dissuadere la contessa dal suo intento. Newland comincia così a frequentare Ellen e ne subisce il fascino, finendo con l'innamorarsene. Lei gli farà capire la falsità dell'ambiente in cui ha sempre vissuto e dei valori ipocriti che ne sono alla base. Ma il loro amore non riuscirà ad emergere e trionfare contro l'opprimente meccanismo delle cose prestabilite e formalizzate, a cui i protagonisti non riusciranno a sottrarsi, incapaci di ribellarsi e rischiare tutto per seguire il loro istinto emotivo. Il libro di Edith Wharton, datato 1920, non è solo la descrizione di un amore infelice, ma è anche o soprattutto una fotografia della società americana dell'epoca, scattata con classe dall'autrice che, con dovizia di particolari e un linguaggio elegante, raffinato e condito con efficace sarcasmo, riesce a rappresentare l'ipocrisia delle convenzioni sociali di quel periodo. Il vecchio sistema di New York è, come descrive l'autrice, "il sistema della gente che teme gli scandali più delle malattie, che pone il rispetto delle forme più in alto del coraggio", dove ciò che realmente si prova non deve essere fatto, né detto, né addirittura pensato, per non alterare quel fragile equilibrio fittizio in cui ogni membro della società vive. Un libro che rappresenta una critica ad un mondo dove l'innocenza dell'amore e dei sentimenti più puri e passionali sono considerati scandalosi episodi da isolare, mentre il conformismo soffocante fatto di ipocrisia e banalità rappresenta l'unica strada rispettabile da percorrere.
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