La fame del Cigno - Luca Mercadante - copertina
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Letteratura: Italia
La fame del Cigno
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Descrizione

Libro incluso nella sestina finalista del Premio Bancarella 2025

Un romanzo con una voce tanto ironica quanto amara, che sa tenere assieme il cinismo della sopravvivenza e l'umanità di chi ha perso tutto, mettendo in scena una feroce critica al vecchio e al nuovo giornalismo e, più in profondità, alla discrepanza tra ciò che avremmo voluto essere e quello che siamo diventati.

«La storia è un intreccio ben calibrato di indagini, inseguimenti, colpi di scena, pestaggi, interrogatori, citazioni.» - Severino Colombo, La Lettura

«Creato da Luca Mercadante per un racconto della recente raccolta Animali in giallo, il reporter Cigno è un personaggio che rimane in testa anche dopo la lettura. È un riuscito mix di acume e sfrontata timidezza, calato in modo convincente in un contesto socioculturale al tempo stesso realistico e caricaturale: ciò che lo rende una valida aggiunta al parco dei "perfetti eroi imperfetti" del mystery italiano.» - Giuliano Aluffi, Il Venerdì di Repubblica

«Romanzo di scrittura e suggestione, La fame del Cigno di Luca Mercadante, consegna alle celebri copertine blu tendenti al giallo un altro eroe bislacco, libero e malmesso. Con una scrittura lirica e ironica, sempre governata, Luca Mercadante traccia il solco di una storia fatta di ragazze sfruttate e poi eliminate, dove nessuno è come sembra, non i poliziotti, non del tutto i malavitosi e certamente non Cigno». - Maurizio Crosetti, Robinson


Domenico Cigno è un cinquantenne super obeso, redattore sportivo dell'edizione del sud di un importante quotidiano. Vive le sue giornate tra pasti debordanti e articoli copia-incolla. Senza moglie né figli, un passato da pugile di belle speranze e un inizio di carriera giornalistica di tutto rispetto, Cigno ha già lasciato il meglio della vita dietro di sé. Abita in una cascante villetta con giardino sul litorale domitio, un tratto della costa che da Napoli arriva fino al confine col Lazio. Cinquanta chilometri bassi e sabbiosi, stretti tra un mare che d'inverno si fa gelido e poco frequentato e campagne paludose solcate da canali limacciosi. Oggi ci sono alberghi abbandonati, basi militari in rovina, palazzine che sembrano evacuate. Un territorio di immigrazione clandestina, bande camorristiche poco organizzate e sistemica violenza. A pochi giorni dal Natale, in uno dei canali viene ritrovato il corpo di una ragazza. Potrebbe trattarsi di una studentessa universitaria torinese, attivista e influencer da centinaia di migliaia di follower, venuta a indagare la condizione delle donne nigeriane. È scomparsa da qualche giorno e tutta l'Italia la sta cercando. Cigno è per caso il primo ad arrivare sul posto e come un dinosauro che prova a non estinguersi tenta il riscatto attaccandosi a questa storia con tutte le sue forze. Che non sono molte. Un protagonista dolente e maldestro, intelligente e individualista, a volte in bilico su un segreto pozzo di ferocia; un mondo che ricorda il Texas degli alligatori, le terrificanti oscurità di True Detective, e che esiste realmente, lungo il litorale campano.

Tropes e temi

Dettagli

14 gennaio 2025
416 p., Brossura
9788838947759

Valutazioni e recensioni

  • Ema_
    Ma che bella sorpresa!

    Davvero inaspettato La fame del Cigno di Luca Mercadante! Consigliato da un'amica, l'ho avvicinato con un po' di diffidenza, ma dopo pochissime pagine mi sono completamente innamorato del protagonista, giornalista campano enormemente obeso, straordinariamente tignoso, eccezionalmente umano. E' davvero facile trovare in Domenico Cigno, e nella sua determinazione nonostante i limiti e le difficoltà, quel senso forte di empatia che alcune fortunate volte proviamo nella lettura di un libro. Intorno a tanto personaggio, si snoda un bel thriller, solido, misurato, che funziona come un orologio svizzero. Complimenti davvero all'autore e lunga vita (e nuovi romanzi) alla sua splendida creatura.

  • Ottavia
    La fame del cigno

    Un bel romanzo, con una trama ben riuscita. É al contempo triste e ironico: consigliato!

  • Bruno Izzo
    Il brutto anatroccolo

    Il giornalista Domenico Cigno, protagonista del romanzo “La fame del cigno”, a firma dello scrittore casertano Luca Mercadante, è tutt’altro che persona gradevole, come lo sono ben altri eroi di carta, davvero difficile definirlo fisicamente piacevole e attraente. Ha compiuto il percorso inverso del brutto anatroccolo della fiaba famosa di Andersen, che da palmipede piccolo e sgraziato si ritrova, nella maturità, uccello flessuoso, elegante, aggraziato, neanche si riconosce mirandosi in uno specchio d’acqua. Il nostro Domenico, al contrario, in gioventù è stato davvero un cigno, o almeno un ragazzo normale, con un qualche talento per lo sport, era uno sportivo, una sicura promessa del pugilato, con fisico adeguato al ruolo e una castagna niente male. Nella maturità, persi per strada i sogni di gloria tirando pugni, è diventato giornalista di successo, un segugio investigativo di razza, tutti i media si disputavano la sua firma e l’ esclusiva dei suoi servizi. Poi qualcosa gli è successo, nella vita oltre che nello sport una valanga di cazzotti deve averlo tramortito, ha iniziato gradualmente ad azzuffarsi di brutto con il proprio peso, anche senza guantoni, avendo la peggio, e ad aver sempre più fame, cosa che per un atleta è quanto di più deleterio gli possa accadere. Da cigno, passa a diventare brutto anatroccolo, peggio ancora, un’oca all’ingrasso. Quale inferno, può trasformare un cigno in una balena spropositata? Il terzo cerchio, dove il buon Dante aveva posto i golosi perché subissero la giusta punizione, custoditi da un Cerbero. Cigno capirà a sue spese, rischiando la pelle in prima persona, che se vuole riuscire a rivedere le stelle, a salvarsi, deve farlo da solo. A fatica, con dolore, a digiuno: e in ogni caso, senza alcuna garanzia, non è detto che troverà la luce in fondo al tunnel. Magari però uno specchio d’acqua sì, dove un brutto anatroccolo potrebbe riconoscersi cigno, chissà.

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Foto di Luca Mercadante

Luca Mercadante

1976, Caserta

Luca Mercadante è un autore italiano. Classe 1976, ha iniziato il suo percorso creativo nel mondo del teatro, collaborando con il Piccolo Teatro Caligola. La sua passione per la narrazione lo ha portato a tenere laboratori di scrittura creativa e coaching narrativo, dove condivide la sua esperienza e ispira nuovi talenti. La sua scrittura, caratterizzata da una rara sensibilità, ha conquistato pubblico e critica fin dai primi lavori. Nel 2018 ha pubblicato Nata per te. Storia di Alba raccontata tra noi (Einaudi), scritto con Luca Trapanese, da cui è stato tratto il film omonimo prodotto da Cattleya nel 2023.Il suo talento narrativo è stato premiato con una menzione speciale della Giuria alla XXX edizione del Premio Italo Calvino per il romanzo Presunzione (Minimum...

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