Marco Bertagna
01 dicembre 2017
Per dire quanto mi abbia attratto sin dalle prime pagine, potrei affermare che mi ha ricordato Lernet-Holenia o certi tratti di Perutz. Scrittura ricca ma fluida, sapida, densa, di una storia che prende le mosse da un duello a fuoco, non voluto, durante la guerra civile russa per poi trasferirsi nella Parigi degli esuli russi, portando con sé l'incubo di un incontro che pare materializzarsi da un passato quasi dimenticato. E' il primo romanzo che leggo di questo autore osseto, émigré lui stesso nella capitale francese negli anni '20, ma non sarà certo l'ultimo. Bella l'edizione Voland.
