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Anno edizione: 2021
Anno edizione:
Anno edizione: 2022
«Questo libro è un viaggio nel grande paradosso di una sfida planetaria. Vi racconto una faccia della Cina troppo nascosta e inquietante, che l'élite occidentale ha deciso di non vedere. Rivelo il gioco dei corsi e ricorsi, tra due superpotenze che si studiano e si copiano a vicenda. E spiego il Nuovo Grande Esperimento Americano, che tenta di invertire il corso della storia prima che sia troppo tardi.»
Federico Rampini racconta una sfida fatta anche di contaminazione reciproca, perché alcuni problemi sono simili: dalle diseguaglianze sociali allo strapotere di Big Tech, dalla crisi ambientale e climatica alla corsa per dominare le energie rinnovabili. Rampini mette a nudo gli aspetti meno noti della Cina di Xi Jinping, con un viaggio insolito nella cultura etnocentrica e razzista degli Han, le abitudini di vita dei Millennial, l'imperialismo culturale nella saga cinematografica del Guerriero Lupo, la letteratura di fantascienza come stratagemma per aggirare la censura, la riscoperta di Mao, le mire aggressive, il militarismo. Senza sottovalutare il groviglio di sospetti che ancora circondano le origini del Covid. L'Esperimento Biden vuole opporre all'espansionismo aggressivo di Pechino un modello socialdemocratico ispirato a Roosevelt e Kennedy. Si scontra però con le divisioni interne all'America. Il capitalismo americano dei Trenta Tiranni ha stretto un patto diabolico con Pechino. Mezza società americana, inclusa «la meglio gioventù», denuncia il proprio paese come l'Impero del Male, vede nell'Uomo Bianco un persecutore da processare per tutte le ingiustizie della storia. Per fermare Pechino le democrazie occidentali non possono contare sulla coesione, sul nazionalismo e sull'autostima che animano i cinesi. Il rischio che la competizione degeneri fino allo scontro militare è più alto di quanto crediamo. L'Europa è un terreno di conquista per le due superpotenze, perché questa è un'altra sorpresa: sia l'America che la Cina sono uscite rafforzate dalla pandemia. La resa dei conti diventa ancora più affascinante, inquietante, drammatica. Una grande inchiesta nel cuore delle due nazioni che hanno in mano il nostro futuro, firmata da un giornalista e scrittore «nomade globale», con una vita condivisa tra Oriente e Occidente.
Ottimo saggio, scrittura scorrevole, struttura del testo apprezzabile. Certo non si tratta di un volume di ricerca accademica su fenomeni interni alla storia cinese o ad un profilo comprato sullo snaturamento secolare della Occidentalizzazione della Cina, si tratta molto più semplicemente di una saggio che tramite l'analisi di alcuni elementi sia della vita quotidiana cinese, sia della prospettiva futura del governo vuol fare intendere al lettore occidentale che il futuro potrebbe essere meno roseo di quanto si possa credere, nonostante l'apprezzamento dell'autore per alcuni aspetti toccati. L'unicità del libro è sicuramente l'analisi di un giornalista che non sceglie mai una via critica scontata, ma cerca un continuo approfondimento. Sono d'accordo con coloro che si concentrano sul mettere in risalto la incompatibilità tra la morale cinese figlia di una storia e filosofia, per quanto filtrata economicamente attraverso il "marxismo liberalista", e l'occidente cristiano secolarizzato, Tuttavia questo confronto è inevitabile, quindi a volte più che capire da quali strade diverse veniamo, occorre pragmaticamente intuire verso quali stradi identiche o diverse andremo. Questa prospettiva finalistica emerge dal saggio e questa è la sua più altra apprezzabilità.
Questo volume di Rampini è senz'altro molto scorrevole e qualitativamente superiore ad altri saggi usciti recentemente sulla Cina, in cui è evidente il pressappochismo con cui gli autori esaminano un paese complesso e culturalmente distante come la Repubblica popolare cinese. Quello che mi è piaciuto di questo saggio è, appunto, lo stile di scrittura molto coinvolgente e gli approfondimenti sugli eventi più attuali che hanno coinvolto Cina e USA. Non mi è piaciuta l'introduzione, si cerca di dare un inquadramento storico ad alcuni fenomeni prettamente cinesi, ma gli inquadramenti storici non sono cosa da fare in una ventina di pagine, quindi alla fine il risultato è che alcune cose vengono spiegate in modo superficiale e talvolta distorto. Non condivido molto l'impostazione da "guerra fredda" utilizzata dall'autore che in tutto il volume nell'esaminare i rapporti tra Cina e USA senza prendere in considerazione altri attori molto importanti quali Russia, Giappone, Corea ed altri paesi che nella zona del Pacifico (e non solo!) hanno molti interessi. Tutto sommato è una lettura che consiglio, se non altro perché Rampini è uno dei pochi giornalisti che parli del tema con una certa serietà senza scadere in banalità, in un periodo in cui le pubblicazioni sulla Cina sono numerosissime e non sempre di qualità che riesca anche solo a sfiorare la decenza.
Ho trovato questo libro molto interessante per l'analisi dettagliata in merito ad alcuni aspetti: Attualità, Geopolitica. Scorre molto bene, offrendo la possibilità di avere una visione critica su alcune problematiche ormai estremamente importanti. Consiglio a pieni voti
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