Compositore francese. Fece parte del gruppo dei «Sei» adottando, in un primo tempo, uno stile incline al tono scanzonato della canzone da strada e al gusto della smorfia (si ricordano la Sonatine per pianoforte del 1922, i cicli di liriche tra cui 8 Poèmes de J. Cocteau; i balletti scritti per Diaghilev, come Les fâcheux del 1923); nelle composizioni successive al 1930 (tra cui la Sonata in fa per pianoforte del 1931) si notano invece un arricchimento armonico e polifonico e la volontà di far confluire in un linguaggio più denso suggestioni diverse (da Stravinskij all'espressionismo). Operò una sorta di sintesi tra diatonismo e cromatismo (Partita per 3 pianoforti, 1953-55), per approdare infine all'atonalismo. Fu autore di musiche per film (À nous la liberté di R. Clair, 1932), e di musiche di scena per il teatro. Dal 1962 al 1968 diresse l'Opéra di Parigi.