Frenesia del delitto

Regista statunitense. Seguendo i frequenti trasferimenti del padre, ingegnere e inventore, studia alla Washington School, e poi alla Todd School di Woodstock. Frequenta quindi i corsi di disegno e pittura al Chicago Art Institute e scrive un piccolo saggio su Nietzsche (come riporta lo studioso J. Naremore), rivelando, a soli sedici anni, altissime doti intellettuali. Poco dopo parte per l'Europa, deciso a trovare uno sbocco professionale alla sua passione per il teatro, già coltivata durante gli studi con la messa in scena del Giulio Cesare di Shakespeare, che gli era valsa un premio universitario a Chicago. Esordisce al Gate Theatre di Dublino, recitando Shakespeare e Goldoni, proponendosi anche come regista in una nuova versione del Giulio Cesare, e persino come disegnatore di scene e di...

Attrice statunitense. Esordisce brillantemente, con una nomination, nell'affollato cast di I peccatori di Peyton (1957), madre della soap televisiva, passando con agilità dal western (L'uomo che non voleva uccidere, 1958, di H. Hathaway) al giallo (Frenesia del delitto, 1959, di R. Fleischer). Ritiratasi senza rispettare il contratto con la Fox, ricompare, ignorata dalla grande industria, nel fantastico strampalato (Quattordici o guerra, 1968, di B. Shear), o nella più equilibrata fantascienza televisiva (Quella strana gente, 1971, di J. Korthy). Comprimaria nel furore disperato e violento di Il clan dei Baker (1970) di R. Corman, ha un ruolo nel tardo esordio alla regia di D. Trumbo E Johnny prese il fucile (1971).

Propr. Robert D. S., attore statunitense. Esordisce bambino tra commedia musicale (Due marinai e una ragazza, 1945, di G. Sidney) e avventura (Naviganti coraggiosi, 1949, di H. Hathaway). Si allontana dal cinema per ritornarvi, protagonista, nel segno del giallo (Frenesia del delitto, 1959, di R. Fleischer) e di un drammatico ritratto giovanile (Figli e amanti, 1960, di J. Cardiff). Un nuovo abbandono, con sporadici rientri (Tracks - Lunghi binari della follia, 1976, di H. Jaglom), precede il periodo più solido e fortunato della carriera dove interpreta in modo convincente ruoli di supporto a partire da Dune (1984) di D. Lynch e Paris, Texas (1984) di W. Wenders. Indimenticabile nella galleria di mostruosa perversione di Velluto blu (1986) ancora per Lynch, alterna la dimensione elegiaca (Giardini...