Propr. Robert D. S., attore statunitense. Esordisce bambino tra commedia musicale (Due marinai e una ragazza, 1945, di G. Sidney) e avventura (Naviganti coraggiosi, 1949, di H. Hathaway). Si allontana dal cinema per ritornarvi, protagonista, nel segno del giallo (Frenesia del delitto, 1959, di R. Fleischer) e di un drammatico ritratto giovanile (Figli e amanti, 1960, di J. Cardiff). Un nuovo abbandono, con sporadici rientri (Tracks - Lunghi binari della follia, 1976, di H. Jaglom), precede il periodo più solido e fortunato della carriera dove interpreta in modo convincente ruoli di supporto a partire da Dune (1984) di D. Lynch e Paris, Texas (1984) di W. Wenders. Indimenticabile nella galleria di mostruosa perversione di Velluto blu (1986) ancora per Lynch, alterna la dimensione elegiaca (Giardini di pietra, 1987) a un sanguigno Howard Hughes per F.F. Coppola (Tucker, 1988). Mafioso in Una vedova allegra... ma non troppo (1988) di J. Demme, film per il quale riceve una nomination, alterna al cinema (I protagonisti, 1992, di R. Altman) una buona dose di serial tv.