Germanico - Valerio Massimo Manfredi - copertina
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Letteratura: Italia
Germanico
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Descrizione

Con il rigore dello storico e la capacità affabulatoria del grande narratore, Valerio Massimo Manfredi fa ritorno ai luoghi di Teutoburgo, regalandoci il ritratto indimenticabile di due figure epiche, Germanico e Agrippina, e mettendo in scena la battaglia campale di Idistaviso, l'evento che segnerà il riscatto dell'esercito romano sui Germani, e che conferirà a Germanico la gloria immortale di cui gode presso la posterità.


Mai era accaduto prima nella storia di Roma che due giovani dell'aristocrazia si amassero in modo così incondizionato. Dal momento in cui, giovanissimi, si riconosceranno come spiriti affini, Germanico e Agrippina non si separeranno più. Il vincolo che li unisce, del resto, è il coronamento di una grande passione, non certo un impegno formale determinato da convenienze politiche. Quando il giovane comandante è chiamato a guidare le otto legioni stanziate lungo il fiume Reno per riscattare il nome dell'Impero dopo la disfatta di Teutoburgo, Agrippina decide di seguirlo in Germania. Nonostante sia incinta, partecipa da protagonista alla vita dell'accampamento, rivelando presto un ascendente sui soldati superiore persino a quello del marito. Fieri, impavidi, volitivi, entrambi sembrano dei predestinati: se Germanico, figlio del valoroso comandante Druso, è l'uomo più indicato a succedere al vecchio imperatore Augusto, di cui è il pupillo, Agrippina, figlia di Marco Vipsanio Agrippa, l'eroe di Azio, ma soprattutto nipote di Augusto, rappresenta l'esempio più fulgido della matrona romana. Eppure, alla morte di Augusto per loro le cose si mettono male. Nel testamento l'imperatore ha designato il figliastro Tiberio come suo successore. Livia, sua madre – avversaria di Agrippina –, che ha sempre agito perché il marito favorisse il figlio Tiberio, detiene adesso un potere illimitato. Amati dalla gente e dai soldati così come temuti dal potere, Germanico e Agrippina accetteranno con spavalda consapevolezza il loro destino. Anni dopo la loro morte, sarà il centurione Quinto Sergio Sabino – un leale servitore dello Stato che ha avuto la ventura di essere testimone delle loro gesta – a raccontare nelle sue memorie chi furono l'imperatore mancato e la sua sposa guerriera, e in che modo Tiberio e Livia si accanirono su di loro.

Dettagli

27 febbraio 2024
192 p., Rilegato
9788804737438

Valutazioni e recensioni

  • Brael
    Slegato

    Valerio Massimo Manfredi è un narratore esperto e competente, ma questo è sicuramente il suo romanzo meno riuscito. Sembrano tante parti messe insieme e rilegate, ma senza la costruzione di un tutto coeso. Sarebbe stato magnifico avere un libro come lui sa fare; questo sembra quasi non sia stato scritto da lui.

  • Roberta
    Quando la Storia viene resa con fascino e passione

    Valerio Massimo Manfredi dà vita ad alcuni dei personaggi più seducenti e straordinari della Storia Romana. Innumerevoli le tematiche affrontate in questo romanzo con coinvolgimento e passione: la delicata relazione con il potere, la conduzione delle guerre, lo stato d’animo dei soldati, l’amore, il supporto, la complicità, la lungimiranza, la vendetta, l’alterna fortuna… per una lettura che tiene costantemente alto l’interesse e la curiosità, consentendo di approcciarsi con naturalezza a uomini, donne ed eventi del primo Impero Romano.

  • Francesco_Baracca
    Opinione Personale

    Buona rappresentazione storica di un passaggio cruciale della storia romana che vide il passaggio di consegne di potere tra Augusto e Tiberio . La voce narrante è ben delineata , insieme alle proprie preoccupazioni e desideri. Non assegno il massimo nella valutazione a tale testo perchè sono abituato ad altri livelli da autore che è uno dei miei preferiti nel romanzo storico. Secondo me la materia si prestava ad essere approfondita molto di più e l'autore ha da sempre dimostrato di esserne capace. Ne consiglio comunque la lettura.

Conosci l'autore

Foto di Valerio Massimo Manfredi

Valerio Massimo Manfredi

1943, Piumazzo

Vlerio Massimo Manfredi, nato a Modena nel 1943, è uno scrittore e archeologo italiano. Specializzato in topografia antica, ha svolto attività di ricerca pubblicando articoli e saggi. Si è poi dedicato alla narrativa storica, riscuotendo un notevole successo. I suoi libri − tra cui Lo scudo di Talos (1988) sull’antica Grecia; La torre della solitudine (1996); la trilogia Aléxandros (1999), dedicata ad Alessandro Magno; Chimaira (2001), ispirato al mistero etrusco; L’ultima legione (2002); Il tiranno (2003), sulla Sicilia di Dionisio; L’impero dei draghi (2004), sulla morte dell’imperatore Valeriano; L’armata perduta (2007, ispirata all’Anabasi senofontea, premio Bancarella) − sono divenuti testi di riferimento per...

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