Giudici divoratori di doni. Esiodo, alle origini del diritto
Periodicamente si riapre in Italia il dibattito sulla giustizia: scoppiano scandali, divampano polemiche, di volta in volta il ruolo della magistratura viene contestato o esaltato. Ma da questo schema sono ormai state espulse tutte le domande fondamentali. Per comprendere il problema della giustizia e della sua amministrazione occorre invece tornare alle radici, alla riflessione sul senso del diritto nella società. Nel pensiero delle origini il diritto nasce nella culla della giustizia, ma sin da allora cresce nel dubbio che il suo farsi non corrisponda a giustizia. Se infatti la regola di diritto è stabilita da Zeus, e corrisponde alla giustizia divina, la sua amministrazione spetta agli uomini: ai giudici, accusati già nel lontano passato di fallire nel compito e di essere "divoratori di doni". Fabrizio Di Marzio rilegge in questa chiave l'opera di Esimio, primo in Occidente ad affrontare il tema del rapporto tra giustizia della natura, ovvero necessità che ingloba il vivente nel suo destino, e giustizia umana, unica possibile contrapposizione a tale necessità. Ogni domanda sulla giustizia e sui giudici implica allora domande sull'uomo e su quale sia il suo posto nella realtà.
-
Autore:
-
Editore:
-
Anno edizione:2021
-
In commercio dal:2 novembre 2021
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it