Senza nulla concedere al patetico, il romanzo racconta la malattia straziante e la morte di una bimba di pochi anni. Il padre, per salvarla, affronta con caparbietà un’impari lotta e ne esce sconfitto; solo dopo un lungo esilio dalla “normalità” riuscirà, almeno in parte, ad elaborare il lutto. L’autore esprime in maniera toccante ed originale sentimenti scavati nel profondo e descrive gli aspetti sorprendenti di un mondo marginale, vicinissimo eppure sconosciuto.
È giusto obbedire alla notte
Finalista al Premio Strega 2017
Presentato da Annalena Benini e Walter Pedullà.
Un'avventura di dolore e rinascita nel cuore mitologico e moderno di una Roma sconosciuta. L'atteso ritorno al romanzo di uno dei più talentuosi scrittori della sua generazione.
«Un romanzo gagliardo, una narrazione straordinaria» - Tuttolibri della Stampa
«Grazie, caro Nucci, per questa appassionante lettura» - la Repubblica
«Matteo Nucci ci sa fare» - Vanity Fair
«Un narratore dal polso sicuro» - Il Messaggero
«Le lacrime degli eroi è uno splendido saggio-romanzo che mi ha commosso» - La Stampa
Ai margini della Roma che tutti conosciamo, dove il Tevere crea un'ampia ansa prima di correre verso il mare, vivono uomini e donne che sembrano essersi incontrati solo grazie alle rispettive necessità. Fra baracche e chiatte, uniti dalla gestione di una trattoria improvvisata, mentre si alternano in piccoli lavori nei campi e nella guida dei turisti cittadini attratti dai loro lavori arcaici, essi hanno formato una specie di strana comunità fuori dal tempo e dal mondo in cui siamo abituati oggi a vivere. Cesare, uno degli ultimi anguillari romani, suo fratello Guido, un bizzarro lettore di testi sacri, Victoria, una cuoca sudamericana e due ragazze dell'est dal mestiere equivoco, hanno accolto già da qualche anno un uomo in fuga. Lo chiamano tutti "il dottore" perché, se il suo nome non ama rivelarlo, sembra venuto a offire le sue cure a chi vive lì e nei dintorni. Zingari, reietti, osti, piccoli criminali, pastori clandestini, tutti chiedono al dottore di essere curati. Tutti del resto hanno intuito che questo cinquantenne vissuto sempre in città è venuto in realtà a curare se stesso. Ma qual è il suo passato? Quale l'immenso dolore che lo ha strappato alla sua casa? Mentre il respiro del fiume scandisce il tempo della lettura, veniamo attratti nella storia della sua vita, di sua moglie Anna e di sua figlia Teresa, delle sue perdite, del suo coraggio, del suo terrore. Accompagnati da racconti di nutrie, di cani, di animali fiabeschi, dai ritmi della natura che si approfondiscono nel cuore della città, conosceremo tutto di questo indimenticabile personaggio, antico e moderno assieme, e apprenderemo di nuovo come solo il dolore possa spingere l’essere umano alla rinascita. Una rinascita che passa per le mani di donne, e attraversa una notte cui è giusto obbedire.
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Edizione:4
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Anno edizione:2017
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PATRIZIA FEMORE 04 dicembre 2017
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