GUIDA SEMISERIA PER ASPIRANTI STORICI SOCIAL Anche stavolta ho letto il libro tutto d’un fiato! Una guida nata per “aspiranti storici social”, ma che potrebbe risultare perfetta un po’ per tutti i confronti virtuali, anche di temi e materie differenti. Io, ad esempio, non sono una storica ma non ho potuto fare a meno di rivedere, in diversi passaggi, atteggiamenti tipici di persone con le quali mi sono imbattuta negli ultimi anni, quelli in cui i social network hanno quasi sostituito il confronto “de visu”. Mi sarà quindi prezioso per poter affrontare nel giusto modo i futuri confronti social con quelli che l’autore ha definito “gli esperti da bar”. Spesso, ad esempio, mi sono imbattuta nel cosiddetto benaltrismo, ovvero “la tendenza a eludere le possibili risposte a una questione adducendo esempi di altri problemi di cui non si dovrebbe discutere”. Come dice l’autore, la consistenza contenutistica è nulla ed è spia di imbarazzo (imbarazzo che i benaltristi spesso causano anche agli interlocutori nei loro confronti). Preziosi mi saranno anche i capitoli 7 e 8, nei quali si rammenta che il web non è un’aula e che la storia, ma in generale ogni tema affrontato, non deve diventare una partita di calcio: niente tifosi e fanatici, ma più serietà e maggior rispetto. Consiglio questa preziosa guida non solo agli “aspiranti storici social”, ma a tutti coloro che nei social sono soliti affrontare discussioni di varia natura, affinché sappiano sostenerle al meglio ed uscirne indenni 🙂 Bravissimo Francesco Filippi. Attendo il prossimo libro con entusiasmo.
Guida semiseria per aspiranti storici social
Il mondo social è variegato e, soprattutto, ha le sue regole; e chi si occupa di storia non può ignorarle, se vuole interagire col mondo in cui vive.
Fino a poco tempo fa la «mentalità storica» diffusa si alimentava di libri, giornali e talvolta programmi televisivi. Con l'avvento dei social è avvenuto un mutamento epocale: Facebook, Twitter, Instagram e TikTok sono diventate arene pubbliche di discussioni muscolari, nelle quali la storia fa capolino continuamente. Perché frequentando i gruppi online una cosa è certa: agli italiani piace moltissimo parlare del passato; il problema è che troppo spesso ne parlano male, senza strumenti adeguati, piegando ogni argomento alla propria preconcetta visione del mondo, ignari dei pericoli che tutto ciò comporta per il presente. Francesco Filippi si rivolge a questo ecosistema digitale con un libro ironico e al tempo stesso terribilmente serio, mettendo in luce tutte le storture del discorso storico online e delineando per punti le fallacie e le incongruenze di buona parte del chiacchiericcio della Rete. Ma non tutto è da buttare: il mondo social è variegato e, soprattutto, ha le sue regole; e chi si occupa di storia non può ignorarle, se vuole interagire col mondo in cui vive.
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Anno edizione:2022
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Manuela 28 ottobre 2022
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gigateo 13 ottobre 2022Decalogo per le discussioni on line ma non solo...
Fresco e ironico, breve e ficcante decalogo che ha lo scopo dichiarato di aiutare gli "aspiranti storici social" ma che, a mio parere, può essere utilizzato come utile vademecum in ogni discussione pubblica su qualsiasi argomento attinente alle scienze umane. Ovviamente, io non ho nessuna velleità di storico social per cui, pur sperando che questo libello non "parli di me" non posso dirmi assolutamente estraneo a questi errori e non scaglierò la prima pietra. Ho però riconosciuto alcune delle dinamiche descritte che si sono verificate in maniera quasi identica con riferimento ad altri contesti, per cui d'ora in poi, prima di intervenire pubblicamente circa un argomento storico, prometto di ripassare questa guida come solenne atto di responsabilità. In conclusione, assolutamente consigliato perché "la storia non prevede il futuro,a decisamente può aiutare a costruirlo."
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