Sinceramente, faccio fatica a credere che una persona, nello specifico Nora, la protagonista del libro, conosca un ragazzo a sedici anni e trascorra i dieci anni successivi ad amarlo incondizionatamente, nonostante la loro storia sia durata appena sei mesi. Ecco, proprio questo particolare della storia mi ha urtata in maniera particolare, rendendo la lettura, che già era stata faticosa sino a quel punto, ancora meno piacevole. In generale, il libro manca di mordente, di incisività. Come ho detto, lo stile dell’autrice non è sufficiente a colmare quei vuoti narrativi che, purtroppo, rendono la lettura poco coinvolgente. Di sicuro l’autrice ha buone potenzialità e mi auguro che riesca metterle a frutto in modo più maturo in un prossimo lavoro.
L'invito
Dieci anni cambiano una persona. A dieci anni dalla fine del liceo Leonora Shaw, Nora, ne ha fatta di strada: è diventata una scrittrice, la sua vita è scandita dal lavoro alla scrivania nel suo monolocale dell’East End londinese, dalle tazze di caffè e dalle corse nel parco. Della vecchia Leonora non resta più nulla, nemmeno il nomignolo di allora, Lee. Tutti possono avere mille buoni motivi per non frequentare gli amici di un tempo, per troncare con il passato, per incominciare una nuova vita. E Nora ha un ottimo motivo. Eppure, quando riceve l’invito all’addio al nubilato della sua ex amica del cuore, si fa strada in lei un assurdo senso di colpa unito a un assurdo sentimento di riconoscenza verso Clare per essersi fatta viva dopo dieci anni. Sebbene con riluttanza, accetta di trascorrere un weekend in una villa nei boschi del Northumberland insieme ai vecchi amici, e di colpo si trova catapultata indietro nel tempo di dieci anni, in quel passato che ha meticolosamente cercato di cancellare. E capisce di aver commesso un errore. Il peggior errore della sua vita.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Edizione:2
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Anno edizione:2015
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Ho trovato la lettura di questo libro molto piacevole e scorrevole, non impegnativa; anche se un po' prevedibile, devo dire che mi ha tenuta incollata alla lettura dall'inizio alla fine, l'ho divorato in una giornata ed un buon thriller. Non gli do il massimo solo perché era abbastanza la trama non si lascia scoprire ma è prevedibile.
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Questo thriller non mi ha convinta del tutto. A fronte di una scrittura piacevole e scorrevole da parte dell’autrice, mancano poi tuti gli ingredienti fondamentali che rendono un thriller o comunque un giallo avvincente, appassionante, adrenalinico. La storia, oltre ad essere un po' troppo lenta per tutta la prima parte, sfocia in un finale un po' scontato che, personalmente, mi ha fatto intuire quale sarebbe stata la conclusione già a metà libro. I personaggi sono poco piacevoli, tanto che nessuno di loro è riuscito a suscitare la mia empatia. L’idea di base è sicuramente valida; purtroppo andando avanti con la lettura, la storia perdere mordente.
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