Io, i miei pazienti e i loro proprietari

Concentrando l’attenzione su cane e gatto, il libro inizia trattando le motivazioni (non sempre valide e a lieto fine) che spingono ad avere al nostro fianco un amico a quattro zampe. Il linguaggio è davvero colloquiale e, a tratti, stupisce il lettore che non si aspetta di trovare ironia e humour tra le righe di un libro scritto da chi ha dedicato tutta una vita alla professione veterinaria. L’ Autore sviscera molti aspetti di questa disciplina, ben consapevole che il veterinario non è solo colui che può parlare di animali e dei loro problemi, ma è l’acuto osservatore di quel rapporto particolare, quella simbiosi, che si instaura tra animale e proprietario. Non per niente il proprietario compare nel titolo: i suoi errori più comuni, le ansie e le domande più frequenti sono inseriti in un contesto narrativo decisamente leggero e piacevole ma, al tempo stesso, molto pratico e utile. Il libro percorre le diverse fasi della vita dell’animale, entrando nel merito delle tematiche più ricorrenti: gli aspetti educativi, l’alimentazione, il parto e gli incidenti di percorso. È presente anche un ampio excursus sulle patologie tipiche, ognuna affrontata singolarmente in un suo capitolo dedicato. La terminologia settoriale è citata fra parentesi solo dopo aver dato la priorità alle “parole povere”. Il libro si conclude con un aspetto, non semplice, includendo riflessioni etiche sul tema dell’eutanasia. Nessun argomento resta esclusivamente dentro la sfera animale: tutto è visto in presenza di un padrone, senza il presupposto che sia sempre lui a insegnare all’animale. Anzi.