Questo libro ha rappresentato per me una piacevole lettura durante i miei quotidiani viaggi in treno per lavoro. Mi sono riconosciuta in alcuni gesti, pensieri e passaggi raccontati dall'autrice, il cui stile di scrittura trovo vivace e a tratti divertente. Non aspettatevi un romanzo: è un piccolo saggio di viaggi al femminile, un manuale di sopravvivenza per viaggiatrici seriali senza accompagnatore e un breviario di esperienze di cui fare tesoro. Consigliato a chi per lavoro si mette in viaggio spesso, in solitaria.
Io viaggio da sola
Queste pagine sfuggono a una semplice definizione: sono un corso di autostima, un racconto divertente, un diario involontario, un manuale intemperante. Soprattutto sono vive, effervescenti, e fanno meglio - molto meglio - di una seduta dall'analista. Fanno quello che farebbe una cara amica. Se sei giù, ti fanno venire voglia di metterti in ghingheri e uscire. Se sei incline a guardarti l'ombelico, ti fanno venire il sospetto che là fuori, in mezzo alla gente e alle cose che ancora non conosci, si giochi una parte importante della partita. Viaggiare da sole significa buttarsi con curiosità nei luoghi in cui capita di trovarsi per scelta, per lavoro, per fuga. Significa cambiare valigia ("è il trolley l'invenzione che più di ogni altra, pillola anticoncezionale inclusa, ha contribuito alla liberazione delle donne"); scegliere l'albergo giusto, mangiare a un tavolo per uno senza sentirsi tristi. Anche da sole si può prendere un aperitivo sulla terrazza di un bar di Istanbul guardando il Bosforo. E dirsi che, certo, per mangiare le ostriche sarebbe meglio essere in due, ma in fondo la scelta peggiore è non mangiarle affatto. E a poco a poco, grazie alla forza dei pensieri e della scrittura, le pagine di questo libro trasmettono un'energia davvero contagiosa, ti spingono a partire anche da fermo, preoccupandoti di aprire delle porte e non di chiudere casa.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2014
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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mandalai 19 maggio 2016
Ho letto questo libro di recente dopo che, per molto tempo, ho desiderato farlo. Ero certa mi sarei trovata di fronte ad una storia avvincente in cui, mi illudevo, mi sarei riconosciuta, in qualche modo. Sono una viaggiatrice in solitaria da anni (con qualche eccezione via via negl tempo) ma devo dire che il libro mi ha delusa profondamente. E' ricco di ovvietà e di stereotipi, in particolare quelli sul genere maschile li ho trovati insopportabili. Un libro che mi ha regalato un guizzo di emozione solo sul finale, lungo la scia di una riflessione personale dell'autrice che mi è sembrata l'unica cosa credibile di tutto il libro.
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DEBORAH SOZIO 24 aprile 2015
Una guida al viaggiar da sole..... nulla di più. mi aspettavo una storia, più che un manuale d'istruzioni d'uso alla solitudine...
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