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Copertina flessibile con alette informative plastificata con segni d'uso, piccolo strappo alla testa del dorso, le pagine risultano prive di segni e ben fruibili. Collana "I Grandi " Tea, prima edizione, traduzione di Paola Merla. copertina flessibile 887 9788850245857 Buono (Good) .
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Non lasciatevi spaventare dalle dimensioni, questo libro cattura e non lascia piu' andare via. Era da tanto tempo che non mi perdevo cosi' nella lettura.
Più di una volta, e da più di una persona, ho sentito parlare di "Jonathan Strange e il Signor Norrell" equiparandolo ad un "Harry Potter per adulti", il che mi rende solo ancora più felice di non aver letto pareri o recensioni di questo libro prima di iniziarlo: essendo una delle, probabilmente, poche persone sulla faccia della terra ad aver odiato Harry Potter sin dalla prima lettura, la prospettiva di calarmi in un'atmosfera o in un'ambientazione simile mi avrebbe probabilmente distolto dalla lettura. Ringrazio dunque la dea bendata che non sia successo, perché questo libro è assolutamente fenomenale. Posso dire di avere letto molti fantasy sin da bambina e pochi, pochissimi autori (forse sono Philip Pullman, Jonathan Stroud e Cornelia Funke) hanno saputo riservarsi un posto nel mio cuore (la Trilogia di Bartimeus è stata, in particolare, il mio fantasy preferito per più di sei anni), ma Susanna Clarke ha saputo creare una miscela talmente accattivante da obbligarmi a divorare tutte le quasi 900 pagine del suo romanzo in poco più di una settimana. E il suo lavoro non ha assolutamente nulla a che vedere con Harry Potter. Il world building è fatto con maestria (e le note a fondo pagina danno l'impressione di stare gustando un affresco su un altro mondo, reale quanto il nostro, con la sua storia e le sue tradizioni), l'utilizzo della Storia come parte integrante del romanzo è avvincente e mai banale (molti hanno trovato non necessarie le pagine riguardanti la guerra contro Napoleone: io personalmente trovo che non abbiano assolutamente rallentato il ritmo e, anzi, abbiano solo destato in me più curiosità), la trama è intricata, con vari punti di vista che emergono durante il procedere degli avvenimenti, e il suo dipanarsi è assolutamente imprevedibile (tutte le mie previsioni, tranne una, piuttosto scontata, si sono rivelate essere completamente errate)... ma quello che ha saputo vincermi a tal punto da spingermi a parlare d i"Jonathan Strange e il Signor Norrell" come del migliori libro fantasy che io abbia mai letto sono stati i personaggi. I personaggi sono il vero fulcro del romanzo e sono il perno centrale della storia: non solo i protagonisti (Strange e Norrell), -che si sono rivelati essere il contrario di come io me li ero aspettati all'inizio del romanzo e che sono quanto di più lontano ci può essere da uno stereotipo-, ma tutti, tutti i profili che ci vengono presentati sono abbastanza accattivanti da venire ricordati e meriterebbero un approfondimento. Da Childermass a Segundus, da Arabella a Lady Pole, da Lascelles a Stephen Black, dal Gentiluomo a John Uskglass non c'è stato un singolo personaggio che non abbia catturato la mia attenzione. E tutto ruota attorno a loro, alle loro vicende, in una trama che non ricalca quella di un epico (e già visto) scontro fra bene e male, quanto piuttosto su modi differenti di vedere le cose, di approcciarsi alla realtà e, soprattutto, di vedere la magia: rispettabile, oscura, pericolosa, piena di potenzialità o semplicemente un business di cui approfittare? Qual è il giusto modo di fare magia? Ma c'è, poi, un giusto o uno sbagliato? Perciò, per concludere, consiglierei questo libro a chiunque come me ami fantasy un po' diversi dal solito, con un sottofondo storico importante, una non chiara differenza fra bene e male e, soprattutto, personaggi talmente veri sembrare reali.
Amate il fantasy stile Harry Potter? Oppure l’Inghilterra di primo ‘800? Dovete leggere questo libro. Non solo perché è un ottimo mix-up di entrambe le cose, ma anche perché - una volta tanto - è tradotto veramente bene. Una perfetta ricostruzione storica arricchita dall’elemento magico, che però si integra così bene con nomi e fatti reali da non apparire minimamente fuori posto. Frutto di ben 10 anni di lavoro, se J.K.Rowling, Charles Dickens e Jane Austen avessero potuto scrivere un romanzo insieme, questo romanzo sarebbe “Johnatan Strange & Mr Norrell”. Potete giurarci.
Recensioni
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