Lezioni all'Accademia Fiorentina - Galileo Galilei - copertina
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Letteratura: Italia
Lezioni all'Accademia Fiorentina
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Descrizione


Fin dal 1400 l’oltretomba dantesco era stato esaminato da vari studiosi, tra cui il fiorentino Antonio Manetti, matematico e «studioso di cose cittadine», le cui analisi circa la topografia della Commedia avevano poi fornito l’impalcatura ragionata per un dialogo sull’Inferno tenuto da Girolamo Benivieni. Le conclusioni a cui erano giunti i due letterati erano poi state divulgate attraverso il commento di Cristoforo Landino alla Commedia, che era stato adottato ufficialmente dall’Accademia Fiorentina come testo di riferimento. Quando il Vellutello mise però in dubbio l’analisi “geografica” del Manetti, l’Accademia affidò la confutazione delle sue tesi a Galileo Galilei, che tra la fine del 1587 e i primi del 1588 vi tenne due lezioni circa la figura, il sito e la grandezza dell’Inferno dantesco, probabilmente su invito di Baccio Valori, che l’aveva esortato a prendere le parti dell’Accademia. Il Nostro accettò con entusiasmo, probabilmente più per prestigio che per mero interesse letterario, e le sue due lezioni, un vero e proprio condensato di sapienza scientifica, numerologica ed iniziatica, costituiscono ancora oggi una pietra miliare nel panorama degli studi danteschi.

Dettagli

60 p., ill. , Brossura
9791280130907

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Foto di Galileo Galilei

Galileo Galilei

(Pisa 1564 - Arcetri, Firenze, 1642) scienziato e letterato italiano. Figura centrale della scienza moderna, insegnò nelle università di Pisa (1589-92) e Padova (1592-1610); fu poi matematico primario dello Studio di Pisa e filosofo del granduca Cosimo II. Scontratosi con i difensori della tradizione aristotelica, subì due processi da parte del Sant’Uffizio (1616 e 1633); il secondo si concluse con una condanna e con l’abiura di G., il quale da allora fu costretto a vivere in isolamento. Divenuto cieco nel 1637, morì nel 1642 nella sua villa di Arcetri.Tra i suoi numerosi scritti scientifici si ricordano: Sidereus nuncius (1610), dove annuncia varie scoperte astronomiche, fra cui quella dei quattro satelliti di Giove; Il saggiatore (1623), sulla natura delle comete, in cui sostiene con vivacità...

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