Newyorkese per nascita e residenza, ma con una molteplicità di paesi di formazione (tra gli altri, Israele e l’Italia) parallela al nomadismo dei suoi interessi (che includono la pratica del canto in sinagoga e l’ecologia del proprio giardino), Eisenberg fa di professione il critico musicale, ma non disdegna di collaborare a riviste di economia o di medicina o, quando capita, di filosofia in cui peraltro è laureato.
In Italia è stato pubblicato da Instar, nel 1997, L'angelo con il fonografo.
Quella che è stata la sua opera prima è uno studio (che alcuni hanno definito "rivoluzionario") sull'impatto culturale avuto dall'avvento della musica registrata, ed è stato tradotto anche in francese e in tedesco.
L'Observer ha detto che si tratta di "... uno dei 50 più grandi libri di musica di tutti i tempi".
A quel primo, fortunato exploit ha fatto seguito The Ecology of Eden (Knopf, Vintage), inchiesta sul ruolo rivestito dalla razza umana nello sviluppo della natura.
Il libro è stato salutato con grande favore dal Washington Post e dal Sunday Times.
Gli scritti di Eisenberg su natura, cultura e tecnologia sono apparsi sull'Atlantic, The New Republic, the New York Times, Natural History, Discover, New York e altri periodici e quotidiani.