(Copenaghen 1842-1927) critico danese. Di formazione hegeliana, divenne un esponente del positivismo psicologico e un entusiastico divulgatore del pensiero di Comte, dell’estetica di Taine e dell’etica di J.S. Mill. Nel 1871 iniziò all’università di Copenaghen una serie di lezioni pubblicate successivamente in 6 volumi col titolo Grandi correnti della letteratura europea del secolo XIX (1872-90). La sua imponente opera critica comprende La letteratura degli emigrati (1872), La scuola romantica in Germania (1873), La reazione in Francia (1874), Il naturalismo in Inghilterra (1875), La scuola romantica in Francia (1881), La giovane Germania (1890). L’incontro con il pensiero di Nietzsche (1886) esaltò in B. il culto dell’eroico, di cui sono testimonianza le biografie romanzate Shakespeare (1895-96), Goethe (1914-15), Michelangelo (1921). Avversato dai conservatori, B. raggiunse tuttavia un durevole prestigio culturale, anche per il sostegno ricevuto da scrittori come Ibsen, Strindberg, Jacobsen e Bjørnson.