(Upton 1611 - Londra 1677) scrittore politico inglese. Membro di una famiglia agiata della gentry, repubblicano convinto, fu però amico personale di Carlo I, che assistette durante la prigionia a Newcastle (1646). Il suo capolavoro, Oceana (1656), è un’opera utopistica, in cui si sostiene che, per assicurare la pace e la prosperità di una nazione occorre ripartire equamente la terra, in modo da impedire squilibri, ossia il predominio di un solo individuo (tirannide), di una sola classe (oligarchia) o di masse disordinate (anarchia); la repubblica costituita su tali basi deve essere governata da un senato eletto a suffragio diretto dalle classi possidenti. Al ritorno di Carlo II, H. venne imprigionato nella Torre, poi a Plymouth, sotto l’accusa di cospirazione, ma non fu mai sottoposto a giudizio. Liberato, finì pazzo.