(Varsavia 1899-1968) poeta polacco. Fra gli iniziatori del futurismo polacco, fu redattore della rivista «Arte nuova», portavoce del gruppo omonimo. Le sue prime raccolte di versi (tra le quali Lo zotico angelico, 1924, e il poema Un uomo nudo al centro della città, 1919) sono caratterizzate da una forte dinamica verbale. Tra le opere successive ricordiamo Corsa al polo (1927), Europa (1929), Pilsudski (1934). La tematica urbana e proletaria, l’affiorare di spunti surrealisti, le scelte formali provocatorie, hanno fatto di S. una delle figure più significative dell’avanguardia polacca degli anni Venti. Tornò alla poesia nel dopoguerra, con alcune raccolte (Versi antichi e nuovi, 1957; Visibile e invisibile, 1964; Poesie, 1968) che filtrano le impressioni autobiografiche attraverso un velo di lirica malinconia.