(Kobiele Wielkie 1867 - Varsavia 1925) scrittore polacco. Ebbe una giovinezza errabonda (fu operaio, poi monaco e attore) prima di dedicarsi definitivamente alla letteratura. Nel 1924 gli fu assegnato il premio Nobel. Esordì con il reportage giornalistico Pellegrinaggio a Jasna Góra (1895) cui seguirono i romanzi: La commediante (1896), Fermenti (1897), Terra promessa (1899), sulle origini della civiltà industriale tra speculazioni, imbrogli e fallimenti. Diede il suo capolavoro col romanzo I contadini (1902-09), epico quadro della vita rurale e della sua indissolubile unione con la natura. Fu inoltre autore di numerose novelle (tra le raccolte più belle Sull’orlo, 1907, e Dietro il fronte, 1919), notevoli per finezza psicologica.