(Livorno 1743 - Vicenza 1803) drammaturgo italiano. Poeta cesareo a Vienna (1775), fu poi chiamato a Napoli (1786) a dirigere un teatro; qui stilò un Piano per lo stabilimento del novo teatro nazionale (1790), ispirato alle teorie di Diderot, e scrisse 12 commedie nuove. Gli si deve lo sviluppo del genere «lacrimoso», che portò a toni esasperati. Fra i suoi lavori (raccolti nel Nuovo teatro, 8 voll., 1788-90) si ricordano la scena lirica L’intrapresa dell’amore e la tragedia Luisa e Trifour o Gli amanti sfortunati. Compose anche il poema eroicomico La Corneide (1773), un altro poema nutrito di idee reazionarie, La Batavia e la Belgia liberate (1793), i melodrammi Lucio Silla (1772), e Pirro (1787), musicati rispettivamente da Mozart e da Paisiello.