(Milano 1925 - Firenze 2008) poeta e storico della Chiesa italiano. Estraneo a generi e correnti, è autore di versi di forte, inconfondibile impronta, che esprimono con inesorabile asciuttezza una grande tensione morale. La sofferenza palpabile e implacabile che percorre La mente musicale (1988) e Verbale (2001, premio Viareggio) resta tesa sul filo di un linguaggio impietoso, volutamente spoglio, quasi opaco, che non cede mai all’emozione. Collaboratore di numerose testate giornalistiche, pensatore e studioso di raro peso (Benjamin, Freud, Wittgenstein, Heidegger), valente traduttore (Freud, Celan, Rilke), ha raccolto in tre volumi un’ampia scelta dei suoi saggi (L’etica del testo, 1999; Chiesa cattolica ed esperienza religiosa, 2000; Lo spettro della psicoanalisi, 2000).