(Barcelona, Anzoátegui, 1908 - Caracas 1985) scrittore venezuelano. Partecipò alla lotta contro la dittatura di J. Vicente Gómez. Il suo nome è legato alla storia del moderno giornalismo del Venezuela; fondò prima il settimanale umoristico «El Morrocoy azul» e successivamente, nel 1942, insieme con Antonio Arraiz, «El Nacional», il quotidiano più importante di Caracas. Nelle sue opere realtà e finzione si giustappongono sia che si riferiscano al presente, come nel caso di Febbre (Fiebre, 1939, nt), resoconto di una rivolta studentesca, o di Case Morte (Casas Muertas, 1955) storia di una città decaduta e abbandonata, sia che si volgano a una rivisitazione del passato, come in Lope de Aguirre, principe della libertà (Lope de Aguirre, principe de la libertad, 1979, nt). Altri suoi romanzi sono Officina n. 1 (Oficina n. 1, 1960, nt), La morte di Honorio (La muerte de Honorio, 1963, nt), Vittorino (Cuando quiero llorar no lloro, 1970). O.S. inoltre ha pubblicato alcuni volumi di versi e uno di saggi.