(340 ca - 402 ca) oratore e scrittore latino. Nato da nobile famiglia, amico di Ausonio e buon conoscitore della tradizione letteraria greca e latina, fu investito di importanti cariche fino al consolato (391). Oltre all’epistolario (ordinato, secondo il modello di Plinio il Giovane, in nove libri di corrispondenza privata e uno di lettere ufficiali), sono pervenuti di S. frammenti di tre panegirici per Valentiniano I e suo figlio Graziano e di altre cinque orazioni, nonché 49 relationes ufficiali, scritte in qualità di praefectus Urbi (384-385). La sua oratoria è quella, suggestiva, di un nostalgico difensore della tradizione, anche se ripete le ampollosità di quei retori gallici alla cui scuola S. si era formato.