(Roma 1572-1649) letterato e storico italiano. Gesuita, insegnò retorica nel Collegio romano e fu tra gli artefici della nuova oratoria sacra, ispirata al gusto barocco dei concetti e delle metafore; dopo aver dato pratici esempi di questo stile con le Prolusiones academicae (1627), teorizzò la materia nella Eloquentia bipartita (1655), che contiene anche severe critiche alla poesia marinista, in quanto espressione di corrotto edonismo. Notevole fortuna ebbero le De bello belgico decades duae (2 voll., 1637-50), un trattato sulla guerra di Fiandra, del 1555-90, tradotto in varie lingue.