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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2015
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Francamente sono stupito delle tante recensioni positive se non lusinghiere per quello che, a mio giudizio, si è riveltao essre un pessimo libro. Premesso che, contrariamente a quanto pubblicizzato con grande enfasi dall'editore sulla prima di copertina, questo non solo non è un grande thriller ma non è neanche un misero thriller. Lento in maniera esasperante, la trama ruota esclusivamente attorno alla ricostruzione psicologica della madre del bambino scomparso e si conclude in maniera a dir poco dilettantistica con un finale tra i peggiori che abbia mai letto. A questo bisogna aggiungere una traduzione da cani (c'è un passaggio nel quale la parola "cattedra" viene ripetuta per ben tre volte in sole 2, dico 2!, righe. In buona sostanza, soldi buttati.
La storia ruota tutta intorno alla sparizione di un bambino di 9 anni, Ben Finch, figlio di una coppia separata, lui vive con la mamma Rachel che è la voce narrante del libro. Lo stile narrativo del libro l'ho adorato perché Rachel racconta i fatti , esattamente un anno dopo che si sono svolti, ma nel libro troviamo altre due voci , quella del commissario incaricato delle indagini sul caso di sparizione e una psicologa che prende in cura lo stesso commissario un anno dopo la risoluzione del caso. Il libro ha la giusta miscela di dramma e suspance, in alcuni punti si percepisce lo strazio e il dolore di una madre che non riesce a trovare il suo bambino. Ma sono anche presenti durante la trama altre vicende legate alla famiglia di Rachel, che porteranno la protagonista a non fidarsi di nessuno e a contare solo sulle sue forze per ritrovare il bambino. Il finale assolutamente a sorpresa mi ha spiazzata, perché ho pensato per tutto il libro che il colpevole fosse un altro, ma credo che questo sia stato il grande merito della scrittrice, cioè confondere le idee dei suoi lettori , libro che consiglio.
Giallo avvincente, mi ha tenuta incollata alle pagine! Ogni volta che lo chiudevo non vedevo l'ora di andare avanti con la lettura. La storia chiara, lineare e per niente scontata. La cosa che mi ha colpito di più, però, è stata la capacità dell'Autore di descrivere le senzazioni e i sentimenti dei narratori, soprattutto Rachel. Di solito preferisco i romanzi con molta azione e poca introspezione, ma in questo caso devo ammettere che c'è un bell'equilibrio. Io lo consiglio.
Recensioni
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