Tutti i testi raccolti in queste pagine ritraggono lo scrittore nella sua piu' fervida stagione pubblica, quella appunto del «ritorno del respiro della coscienza»
«Un geniale utopista, uno scrittore agguerrito, risoluto a contendere al potere scampoli fino allora inauditi di libertà» - Alias, il Manifesto
«Il disincanto, dal mito sovietico, la spiritualita', il diritto a tutelare, la visione interiore di un uno scrittore in lotta con il suo secolo» - il Sole 24 ore
Quando nel 1942 raggiunge il fronte di guerra, Solzenicyn ha la mente e il cuore pieni di progetti eroici e rivoluzionari, ma non immagina il vertiginoso itinerario che lo aspetta: ufficiale comandante di un'unità, condannato per attività antisovietica a 8 anni di lager e al "confino a vita", ammalatosi di cancro e infine riabilitato nel 1957. A parte la malattia, era stata questa la sorte anche di milioni di altri sovietici. Questo l'antefatto, senza il quale non si capisce l'improvvisa, clamorosa irruzione nella letteratura mondiale, con "Una giornata di Ivan Denisovic" e poi, via via, "Arcipelago Gulag" e i grandi romanzi, di un narratore di tale portata. Ma neanche si spiegherebbe la sua vigorosa ed efficace attività sociale e pubblicistica, espressa in saggi e interventi. Jaca Book ne ha seguito gli sviluppi fin dall'inizio, nel 1967, diffondendo nel mondo i documenti della battaglia per la libertà della letteratura. Presentando ora questi testi, per la prima volta tradotti dalle versioni definitive, della sua più fervida stagione pubblica, quella del "ritorno del respiro e della coscienza", Jaca Book integra l'ideale ritratto di un gigante della storia culturale e sociale del suo Paese. Un cahier di fotografie dall'Archivio della famiglia ne restituisce anche visivamente la straordinaria vicenda.
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