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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2017
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Accattivante fin dalla trama, devo dire che non mi ha per niente deluso! La Basso ha fatto davvero un ottimo lavoro. Col suo stile semplice, ironico e divertente, è riuscita non solo a farmi innamorare di Vani ma anche a tenermi ancorata alle pagine del piccolo volume. Uno stile unico, capace di far prendere realtà le parole. Quando sono stata costretta a chiudere il volume, ho provato una sorta di vuoto al cuore. Mi mancavano già Vani con i suoi pensieri, il commissario Berganza e i suoi colleghi. Ho anche apprezzato maggiormente, rispetto a quello del primo libro, il giallo di sottofondo. Libro consigliatissimo!
Questo secondo ‘rosa-giallo’ con protagonista Vani Sarca non delude, anzi, forse si apprezza più del primo. Vani, la ghostwriter che grazie alla sua innata capacità di capire le persone, collabora con il commissario Berganza, è qui alle prese con un mistero legato ad una famiglia dell’alta moda torinese, alla cui anziana cuoca deve carpire ricette ed aneddoti. Ma il vero punto di forza del libro è Vani stessa, con la sua spiccata personalità, i suoi sentimenti (che talvolta fatica a comprendere e ad accettare), i suoi ricordi di quando era bambina (divertenti!)… e poi c’è una serata particolare, da “Cenerentola al ballo”, che è tutta da gustare!
La scrittura di Alice Basso mi ha conquistato fin dal primo romanzo e la figura di Vani Sarca, dissacrante icona di umanissimo cinismo, è affascinante. Lo stile è leggero, ironico, divertente ma perfetto sotto ogni punto di vista, non una parola in più né una in meno. Anche la punteggiatura è usata in modo magistrale. Il giallo che fa da sottofondo è comunque un buon pezzo di letteratura di genere: ma dal mio punto di vista, ancora più avvincente è la storia che si crea dall'interazione di Vani con gli altri personaggi (il commissario, la vicina di casa, l'ex-fidanzato, ...). È uno di quei libri che mi spiace siano finiti.
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