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Anno edizione: 2016
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Una delle opere cui Cesare Augusto ha dedicato più tempo, durante la sua vita, è stata la presentazione, auto giustificatoria, del proprio operato con cui ha cercato di gettare sugli avversari le colpe della crisi delle istituzioni romane e della guerra civile, combattuta dopo l’uccisione di Giulio Cesare, presentandosi come il vero custode e garante delle tradizioni e delle libertà romane. Una delle opere principali studiate allo scopo da Augusto era costituita dai “Commentari”, testo composto a partire dal 25 a.C. e limato fin quasi alla morte. L'originale non ci è pervenuto ma Canfora, con argomenti convincenti, illustra nel libro in questione come, almeno parte del contenuto dell’opera augustea, possa essere ricavato dai libri dedicati alle Guerre Civili compresi nella “Storia Romana” di Appiano. Molto interessante è la ricostruzione dell’utilizzo da parte di Appiano di una fonte “repubblicana” ed il modo in cui queste fonti di origine ed "ideologia" diversa "dialogano" nell'opera di Appiano.
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