(Parigi 1876-1933) poetessa francese. Proveniente, per parte di padre, dalla famiglia principesca romena Brancovan-Bibesco, fu educata in Francia; nel 1897 sposò il conte Mathieu de Noailles. Il suo salotto fu uno dei centri della vita mondana parigina all’inizio del secolo, frequentato da S.-G. Colette, J. Cocteau, M. Proust, M. Barrès, G. D’Annunzio. Nel 1901 pubblicò una raccolta di versi lirici, Il cuore innumerabile (Le coeur innombrable), ispirati ai modi di un classicismo raffinato e di maniera; nelle raccolte successive - I vivi e i morti (Les vivants et les morts, 1913), L’onore di soffrire (L’honneur de souffrir, 1927), Poesie d’infanzia (Poèmes d’enfance, 1930) - la sua lirica si venò di toni cupamente malinconici.