Suonatore di tiorba, librettista e compositore. Divenuto popolare a Roma come strumentista, fu soprannominato «Benedetto della Tiorba». Risiedette poi a Parma e successivamente a Venezia, dove prese in appalto, nel 1637, il teatro di San Cassiano, il primo aperto al pubblico, scrivendo il testo dell'opera inaugurale, Andromeda, musicata da F. Manelli. Dedicatosi alla composizione, rappresentò con successo una decina di opere (tutte perdute) a Venezia, Modena (dove fu per alcuni anni maestro di cappella della corte), in altre città dell'Italia settentrionale e a Vienna, dove dal 1651 al '53 fu al servizio della corte. Di lui rimangono numerosi libretti, 3 volumi di Musiche varie a voce sola (1633-41) e l'oratorio Il Sansone, fra i più notevoli del secolo.