Compositore. Allievo di G. Paisiello a Napoli, dove fu pianista del re Giuseppe Bonaparte, ottenne buon successo come operista in varie città italiane e a Lisbona. Dal 1823 al 1828 visse a Londra; dal 1836 fu ispettore di canto dell'Accademia Filarmonica di Torino. Divenuto nel 1840 maestro di cappella del duomo di Novara, coltivò da allora principalmente la musica sacra. La sua vasta produzione teatrale (37 opere fra cui la più nota fu Caterina di Guisa, su libretto di F. Romani, Milano, 1833) abbraccia quasi un quarantennio e riflette la fase di transizione che dall'opera napoletana della fine del Settecento, attraverso l'esperienza rossiniana, comica e seria, conduce al romanticismo di Donizetti.