(Milano 1714-80) poeta italiano. Amico di Parini, fu tra i restauratori dell’Accademia dei Trasformati e satireggiò le usanze arcadiche, pubblicando fra l’altro (con la collaborazione di vari letterati, fra cui Baretti e i fratelli Gozzi) una celebre parodia delle «raccolte» poetiche: Lagrime in morte di un gatto (1741). Ma è noto soprattutto come poeta dialettale, fra i più originali della generazione che seguì Maggi e precedette Porta. Nelle sue Rimm milanes (1744), ricche d’arguzia e di naturalezza discorsiva, affinò lo strumento linguistico dialettale, precisando anche le norme ortografiche. Si cimentò inoltre in una laboriosa traduzione «in lingua milanese» della Gerusalemme liberata (1772).