(Verona 1478? - Incaffi, Verona, 1553) letterato, medico e scienziato italiano. Studiò a Padova e, oltre che di musica e di letteratura, s’occupò di medicina, di botanica, di astronomia, di fisica, di matematica, di filosofia, sempre saldamente ancorato allo studio delle cause e dei fenomeni particolari. È famoso per l’elegante poemetto medico-didascalico Syphilis sive de morbo gallico (1530). Ma non meno importante è il dialogo Naugerius, sive de poetica (composto nel 1533, ma pubblicato postumo nel 1555) che, tentando una fusione di motivi platonici e aristotelici, prospetta un’idea della poesia come rappresentazione del senso universale nascosto nelle cose, al di fuori d’ogni finalità didascalica o edonistica. Va anche ricordato il trattato scientifico De contagione et contagiosis morbis et curatione libri tres (1546), per il quale F. è considerato il fondatore della patologia moderna.