(Bad Tölz 1878 - Rittsteig, presso Passau, 1956) scrittore tedesco. Le sue opere, per la maggior parte ispirate alla sua esperienza di medico, riflettono un temperamento equilibrato e sereno. Ricordiamo, fra le più significative, La fine del dottor Bürger (Doktor Bürgers Ende, 1913), Adolescenza (Eine Kindheit, 1922 e Verwandlungen einer Jugend, 1928), Diario romeno (Rumänisches Tagebuch, 1924), Il medico Gion (Der Arzt Gion, 1931), Mondi ineguali (Ungleiche Welten, 1951). La fiducia in un indistruttibile ordinamento divino e nella fratellanza umana tennero lontano C. dal cupo pessimismo che caratterizza la letteratura del primo dopoguerra; nella sua prosa, chiara e misurata, è evidente l’influsso di Goethe. Anche come lirico, C. fu incline ai toni meditativi e a forme di classica, trasparente compostezza.