José Sobral de Almada Negreiros è stato uno scrittore e pittore portoghese. Con Fernando Pessoa e Mário de Sá-Carneiro costituì il primo gruppo del modernismo portoghese, collaborando all’«Orpheu», la rivista che nel 1915 fu la voce di un’avanguardia «europea» in Portogallo. Al gruppo portò l’entusiasmo di una personalità esuberante e poliedrica: aderì via via al futurismo, al teatro sperimentale, alla poesia d’avanguardia, allo sperimentalismo linguistico (col romanzo Nome di guerra, Nome de guerra, 1938). Tra i suoi testi teorici si segnala Elogio dell’ingenuità (Elogio da Ingenuidade, 1936).
Nel 1927 si trasferì a Madrid, dove visse fino al 1932. Si affermò sulla scena artistica di Madrid con mostre personali e collettive, collaborando con musicisti, scrittori e architetti. Lasciò la Spagna quando si formò l'Estado Novo e António de Oliveira Salazar salì al potere (1933).
Rispondendo a commissioni pubbliche e private, realizzò vetrate, piastrelle e pitture murali, principalmente in collaborazione con l'architetto Porfírio Pardal Monteiro.
Negli anni Quaranta gli furono commissionati i controversi murales per le Stazioni Marittime di Alcântara e Rocha do Conde de Óbidos a Lisbona, che completò nel 1949. Nel 1954 realizzò il primo dei due famosi ritratti di Fernando Pessoa. La sua ultima commissione fu il pannello geometrico inciso in pietra, Começar (1968), realizzata per la Fondazione Calouste Gulbenkian. Morì a Lisbona il 15 giugno 1970, presso l'Ospedale di São Luís dos Franceses.