(Roma 1888-1966) poeta italiano. Seguace, dapprima, del futurismo (Il canto dei motori, 1912; Città veloce, 1919), compose poi versi che mettono estrosamente in caricatura molta poesia italiana dell’Otto-Novecento (Poeti controluce, 1922; Poeti allo specchio, 1926; Il libro delle parodie, 1965) e altri che offrono un commento ironico a eventi contemporanei (Favolette e strambotti, 1934; Strofette e strambotti, 1934; Il libro degli epigrammi, 1956). Ha pubblicato anche opere di narrativa (La città dei girasoli, 1924; Nuda ma dipinta, 1924; La trappola colorata, 1934) e testi teatrali (Allegria col divertimento, 1940; Piovuta dal cielo, 1941).